"Palieri riprende un genere che fu di Giorgio Gaber, il concerto-show, una performance surrealista in cui non sense e frammenti di poetica ironia si alternano a brani di un repertorio musicale che cita sconclusionatamente gli chansonniers e Gainsbourg, De Gregori e Vasco, oltre che il  doppiamente collega (avvocato/cantautore) Paolo Conte.

Il "meraviglioso Palieri" narra così la storia di Daniele, sorta di sottoproletario snob, protagonista di una vita senza né capo né coda, un'opera  d'arte dada, perfettamente esemplare e quindi meritevole perché "la vita di ogni uomo è patrimonio dell'umanità...".

Lo scenario in cui il racconto musicale si snoda è l'ambigua realtà di una Bari grande Parigi con il mare, tratteggiata con toni malsani e clowneschi,  all'incrocio tra bassifondi e salotti"

(Enzo Varricchio, 2007).